Pagare con Carte Di Credito Online: 5 Rischi E Come Evitarli

rischi carte di credito

Sempre meno transazioni avvengono in contanti, mentre le carte di credito sono sempre più usate per pagare, soprattutto online. Una tendenza che ha visto poi un’accelerazione durante la pandemia.

Ma col maggiore uso delle carte di credito sono aumentate anche le truffe legate alle carte di credito. Le migliori carte prepagate come Revolut hanno creato diversi sistemi per proteggere i propri utenti, ma i truffatori ne inventano sempre una per fregarti ed è quindi fondamentale tenersi aggiornati.

Di seguito ti mostriamo i cinque tipi di frodi online più comuni e più pericolosi per chi usa una carta di credito per pagare online e come riconoscerli, evitando così di perdere i tuoi soldi.

1. Phishing

Simile alle truffe del sovrapprezzo (di cui parleremo più avanti), con il phishing i truffatori si presentano come un’azienda o un servizio legittimo, ma forniscono istruzioni o link fraudolenti al fine di ottenere l’accesso a informazioni sensibili. Alcuni tentano di accedere direttamente alle tue informazioni finanziarie dicendo di avere bisogno di un accesso legittimo ai dettagli della tua carta o del conto.

Per capire cos’è il phishing, come funziona e come difendersi, ti consigliamo la lettura di questa guida dagli esperti di cybersecurity di Safety Detectives, ma di seguito proviamo a riassumere i punti chiave.

Come funziona

Le truffe di phishing avvengono sia per telefono che via e-mail e si avvalgono di una varietà di stratagemmi diversi per guadagnarsi la fiducia dell’obiettivo. Un esempio comune di phishing è quando ti dicono che i dettagli del conto per una carta di credito devono essere aggiornati, poiché il conto è stato compromesso e deve essere recuperato, oppure che è necessario un controllo di sicurezza per qualche ragione. 

Il truffatore potrebbe chiedere le risposte alle domande di sicurezza dell’obiettivo, dicendo di conoscere già le risposte e che le sta solo verificando. Alla vittima può essere chiesto di trasmettere informazioni di questo tipo al telefono, o un’e-mail potrebbe indirizzarlo verso un sito web fasullo che imita quello di un’azienda esistente e permette al truffatore di raccogliere le informazioni.

Cosa fare

Non fornire mai risposte a domande di sicurezza durante una chiamata non richiesta. Questo include domande come il nome da nubile della madre o la strada in cui siamo cresciuti, ma anche la data di nascita e il codice a tre cifre sul retro di una carta di credito. 

Gli esperti del phishing cercano di creare un senso di urgenza, dando un breve lasso di tempo in cui le istruzioni devono essere fornite, il che deve subito metterti in allerta, così come quando ti dicono che la presunta azienda “non è stata in grado di contattarti finora” o che “questa è l’ultima volta che verrai contattato”, due classici delle truffe telefoniche.

2. Truffa del sovrapprezzo 

Ti arriva un’e-mail, un SMS o una chiamata in cui si dice che alla tua carta di credito è stato applicato un sovrapprezzo. Ti viene poi detto che per essere rimborsato devi seguire dei semplici step che includono la rivelazione di alcune informazioni sensibili.

Come funziona

Il presunto sovraccarico potrebbe sembrare collegato a un prodotto o servizio da te acquistato, ma è molto più probabile che la truffa provi a replicare un servizio comune: una famosa piattaforma di streaming, come Netflix o Spotify, ad esempio, che hanno una clientela più generalizzata. Non a caso Netflix ha una sezione dedicata per metterti in guardia.

Se il presunto sovrapprezzo è per un prodotto o servizio che l’obiettivo non ha mai acquistato o non usa mai, anche meglio dato che diventa subito un motivo in più per proseguire con il rimborso. Il truffatore può chiedere direttamente le informazioni necessarie per richiedere il rimborso, o potrebbe spingere la vittima a fornire le credenziali di accesso a un account reale, il che può condurlo immediatamente ai dati della carta di credito.

Come accorgersene

È importante essere estremamente scettici con qualsiasi chiamata “a freddo” che chieda delle informazioni personali, specialmente se provenienti da aziende che non hanno mai chiamato prima. Non importa il metodo di contatto, quando ti dicono che la questione deve essere risolta immediatamente per essere rimborsati o che questa è “l’ultima chance” per ottenere un rimborso, devi metterti subito in guardia.

Con le e-mail, un buon primo step è esaminare da vicino l’indirizzo e-mail del mittente e confrontarlo con altre e-mail della stessa azienda. Un indirizzo truffaldino può essere quasi identico tranne che per un singolo carattere, o potrebbe imitare l’indirizzo di un’azienda legittima riorganizzando le parole o aggiungendone altre, come “support” o “pay”, che suonano legittime. Nel corpo dell’email, qualsiasi errore di ortografia, grammatica o font e immagini che differiscono in qualche modo dagli esempi di email legittime sono ulteriori campanelli di allarme, così come le email in cui tutti i media (testo, immagini, loghi) sono in realtà solo un singolo file.

Cosa fare

La cosa più sicura da fare è riattaccare il telefono o eliminare un’email sospetta senza cliccare su nessun link o allegato. Consulta l’estratto conto della tua tua carta di credito e contatta la compagnia della carta di credito per verificare il presunto sovraccarico oppure segui la compagnia o il servizio in questione attraverso i loro canali di supporto clienti pubblicati. Per visitare un sito e accedere al tuo account, non aprire mai un sito dal link nell’’e-mail sospetta, ma apri sempre il tuo browser separatamente e digita l’indirizzo URL corretto.

3. Falsa riduzione del tasso d’interesse

Alcune delle truffe telefoniche più comuni degli ultimi anni provengono da “aziende” che sostengono di poter ridurre il tasso d’interesse della carta di credito del loro bersaglio e fargli risparmiare migliaia di euro sugli interessi.

Come funziona

Una chiamata dichiarerà o implicherà che la “compagnia” ha qualche connessione con gli emittenti delle carte di credito, il che dà loro un vantaggio nel negoziare degli interessi più bassi. Come per le sollecitazioni da imprese reali, la chiamata può affermare che il periodo di tempo dell’offerta è limitato, il che invoglia la vittima ad agire rapidamente e senza la prudenza o lo scetticismo necessari in questi casi. Una volta che l’obiettivo è stato collegato a un operatore dal vivo, il truffatore dall’altra parte chiederà i dati della carta di credito e magari anche i pagamenti diretti per i presunti servizi.

Come accorgersene

A causa della prevalenza di questa truffa, ti consigliamo di trattare qualsiasi sollecitazione pre-registrata di riduzione del tasso di interesse con estremo scetticismo. Legittime società terze di riduzione del debito possono offrire servizi simili, ma è raro ricevere una chiamata a freddo ed è vietato far pagare una tassa prima di ridurre o risolvere il debito, quindi qualsiasi richiesta di denaro in anticipo dovrebbe far scattare l’allarme.

Cosa fare

Quelli effettivamente interessati a cercare di ridurre il tasso di interesse della loro carta di credito possono semplicemente chiamare la linea del servizio clienti dell’emittente della carta (di solito lo trovi sul retro della carta) e parlare quindi con l’emittente stesso. In realtà, anche un servizio di terze parti legittimo non ha alcun vantaggio reale nel negoziare i tassi con l’emittente della carta di credito. La cosa più sicura è ignorare tutte le sollecitazioni telefoniche per questo tipo di servizi e informarsi per conto proprio.

4. Finte multe e notifiche di arresto

A chi ha familiarità con le truffe telefoniche, queste sono tra le più inverosimili e ridicole, ma c’è chi ci prova lo stesso. Per gli ignari bersagli, tuttavia, possono risultare particolarmente angoscianti, cosa su cui i truffatori contano per far funzionare il raggiro.

Come funziona

Questa truffa ha lo scopo di spaventare il bersaglio e fargli usare una carta di credito per pagare debiti, multe o tasse non pagate, il che permette al truffatore di vedere i dati della carta di credito del bersaglio. La chiamata sostiene di provenire da un’agenzia o una qualche altra entità governativa con collegamenti alle forze dell’ordine. Può anche apparire con un ID falsificato per sembrare ufficiale. Per costringere l’obiettivo a cooperare, la chiamata minaccia che l’arresto, magari dicendo che un mandato è già stato emesso, oppure che verrà intrapresa un’azione legale di qualche tipo.

Come accorgersene

Le vere forze dell’ordine o le agenzie federali non si rivolgono mai alle persone al telefono in questo modo. Qualsiasi telefonata che minaccia di essere accusati di un crimine o di venire persino arrestati per il mancato pagamento di denaro al telefono è una truffa. È anche improbabile che un’agenzia governativa legittima richieda informazioni sensibili al telefono, specialmente in una chiamata inaspettata. È comune per queste truffe presentare messaggi robotizzati e preregistrati che sembrano particolarmente concisi, insoliti nel linguaggio o non professionali e potrebbero fare vaghi riferimenti alla “polizia locale” che non corrispondono allo stile di linguaggio usato dalle vere forze dell’ordine.

Cosa fare

Non è mai una buona idea rivelare delle informazioni sensibili al telefono, quindi non lasciarti convincere da chiamate che affermano di provenire da un’autorità. Per le persone che hanno multe in sospeso, attività criminali recenti o simili, sappiate che le autorità competenti non vi chiameranno mai per telefono e tantomeno vi diranno al telefono di pagare con una carta di credito. Riattaccate e contattate direttamente l’ente  in questione.

5. Richieste di donazioni a finte NGO

Una delle truffe con carta di credito più semplici e più efficaci, con questo trucco si spinge il bersaglio a fornire volontariamente i dati della sua carta di credito via telefonica. 

Come funziona

Il bersaglio riceve una telefonata, in cui il truffatore finge di essere parte di un’organizzazione benefica o una NGO in cerca di donazioni. I truffatori usano questo trucco da molto tempo e hanno ormai sviluppato delle storie davvero credibili. Chiederanno di fornire i dati della carta di credito e il resto è storia… La storia di come hai perso i tuoi soldi.

Come accorgersene

Mentre le cause benefiche reali e certe organizzazioni no-profit sollecitano sì le donazioni con chiamate a freddo, usando delle tattiche persuasive, ti si dovrebbero rizzare subito i capelli appena ricevi una qualsiasi richiesta di informazioni finanziarie al telefono. I truffatori possono usare degli eventi attuali come un disastro naturale, per sollecitare un “soccorso umanitario” o simili e aumentare il senso di legittimità e urgenza. Possono affermare di chiamare per conto di organizzazioni reali o i vigili del fuoco.

I truffatori sono consapevoli di quanto sia potente l’uso di aneddoti o narrazioni specifiche per influenzare le vittime. Questi stratagemmi di manipolazione emotiva per ottenere denaro sono strumenti noti e dovrebbero sempre destare sospetti.

Cosa fare

Se donare alla causa da cui il chiamante sostiene di provenire è qualcosa che ti senti di fare, prendi nota di qualsiasi informazione data dal tuo interlocutore e del numero di telefono da cui sta chiamando, poi riattacca senza fornire alcun dato sulle tue carte di credito o conti in banca. Cerca su Google il numero di telefono (mettilo tra virgolette per avere una corrispondenza esatta) per vedere se è già stato identificato come una truffa. Per una causa o un’organizzazione locale, raccomandiamo vivamente di cercare un modo di donare soldi che non sia quello proposto da chi ti ha chiamato. Prova innanzitutto a cercare sul sito dell’associazione (una volta appurato che sia quello vero).

Sono laureata in Economia e Management e da tanti anni sono appassionata di finanza personale.
Stefania Montalti